Autonomia da conferenza regioni a progetto di legge

“Oggi finalmente è partito il percorso sull’Autonomia che ci porterà alla possibilità di migliorare il funzionamento del nostro Stato, a valorizzare le tante diversità che esistono nel nostro Paese e a rendere risposte più efficienti ai bisogni dei territori e dei cittadini. Sono dispiaciuto che ci sia stata una contrapposizione con le Regioni del centrosinistra che, con motivazioni risibili, hanno preferito votare contro”. Così Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, al termine della Conferenza delle Regioni che ha approvato, a maggioranza (tranne quattro Regioni del centrosinistra), il progetto di legge del ministro Calderoli.

Il presidente ha ripercorso le tappe che della riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, ricordando che “fin dal 2003 un presidente di Regione chiese di poter raggiungere un accordo sul trasferimento di alcune competenze, così come successivamente fecero altri presidenti senza mai ottenere alcuna risposta”. “Poi nel 2017 – ha aggiunto – ci furono i due referendum di Lombardia e Veneto in cui i cittadini delle due Regioni si espressero in modo favorevole alla possibilità di chiedere l’applicazione della Costituzione in campo di Autonomia differenziata. Il compianto presidente Roberto Maroni raggiunse un’intesa per poter dare il via a questo processo. Un percorso che, al di là della parentesi con l’impegno del ministro Erika Stefani, venne disattesa dai successivi Governi di centrosinistra”. “Oggi, con l’approvazione del progetto di legge – ha concluso il presidente – si è fatto un importante passo avanti e confidiamo che si possa arrivare presto ad una conclusione positiva”

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